Senza saperlo, la primissima cosa che ho assaggiato della cucina cinese era proprio tipica cantonese: l’Haam Seoi Gok.
Avevo sedici anni e quell’estate ero a Londra in vacanza-studio insieme ad altri ragazzi italiani. Un pomeriggio avevo fatto una deviazione in solitaria per visitare la Chinatown di Londra. Mi era venuta la curiosità di assaggiare per la prima volta del cibo cinese. Non avevo però né il tempo, né tanto meno i soldi per mangiare al ristorante, così optai per una più veloce ed economica rosticceria take-away.
Non sapevo, naturalmente, una parola di cinese, per cui mi limitai a fissare come uno scemo i cibi esposti; rimasi un bel po’ a guardare, ingenuamente preoccupato che ci fosse in quel cibo qualche strana spezia dal gusto orribile o che mi avrebbe fatto venire il mal di pancia.
Alla fine decisi per due rassicuranti “crocchette” di riso, che assomigliavano molto agli arancini siciliani.
Senza dire niente a nessuno, aspettai di tornare a casa dalla famiglia inglese che mi ospitava per assaggiarle, seduto da solo sul letto della mia stanza.
La sorpresa fu grande; sì perché non era il solito riso: era glutinoso, attaccaticcio, un tipo che non avevo mai assaggiato prima; ma era buono, buonissimo! Ed anche il ripieno, di carne e di verdure, aveva un gusto diverso, ma strepitoso! Mi piacque così tanto, che poi ogni volta che andavo a mangiare in un ristorante cinese lo cercavo sempre, senza mai trovarlo.
Ed è stata proprio mia moglie, a cui ho raccontato questa storia, che mi ha spiegato che queste squisite “crocchette” sono un piatto tipico cantonese.
È quasi impossibile trovarle nei ristoranti cinesi fuori dalla provincia del Canton, e anche molti cinesi non le conoscono.
Ho così dovuto aspettare quasi trent’anni, per gustare nuovamente l’Haam Seoi Gok a Canton, dove ho ritrovato esattamente quel gusto particolare, rimasto nei miei ricordi per tanto tempo!
C’è forse allora un destino che mi lega a Canton, se la prima cosa che ho sperimentato della Cina è stata cantonese, se anche nel mio dialetto la parola Canton ha un significato e vuol dire angolo; se anche nel nome di quelle “crocchette”, Haam Seoi Gok, di nuovo trovo la parola “angolo” (Gok in cantonese vuol dire angolo).
Cantonèste è un piccolo angolo della Cina, a èst.
Perché è proprio negli angoli che si nascondono i segreti preziosi della cultura cantonese; perché anche un cibo può raccontarci una tradizione, una leggenda, perfino una lezione di vita.